Mi disse un saggio: dai un piccolo potere ad una nullità e questa si sentirà il padrone del mondo. Non capivo questa affermazione ma dopo qualche anno, in effetti ho iniziato a vederla in tante sfaccettature dalla vita reale.
Ad esempio, parliamo dei Concerti. Grandi o Piccoli eventi, Artisti famosi o piccole realtà locali poco cambia, per Lavoro negli ultimi mesi ho assistito a tantissimi Live.
La Nostra Testimonianza
Sono il Correspondent Creator di DG Network e ho il piacere di essere un giornalista libero ed indipendente al servizio del Magazine Musicale ToMyChart che dal 1999 racconta la Musica, provando a farlo senza filtri né censure, senza veline, senza commissioni, senza marchette. Insomma cerchiamo di raccontare la Verità ed è ciò che proverò a fare in questo articolo.
Sono stato in grandi Palazzetti come il Forum di Milano, diverse volte, in grandi Stati come San Siro, in piccoli Festival di Provincia e i grandi Eventi di livello mondiale come gli IDays di Milano ma anche in piccoli/medi club e pure in qualche teatro. Luoghi molto diversi, artisti molto diversi, da nomi internazionali come Olivia Rodrigo, Depeche Mode o Lana Del Rey, passando per i “nostri” Vasco Rossi, Annalisa, Biagio Antonacci e tanti nuovi talenti come Angelina Mango, Lazza, Mahmood solo per citarne alcuni. Insomma in comune tutte queste serate dovrebbero avere ben poco… in effetti così è ma c’è una costante.
Tutti questi eventi sono monitorati dalla cosiddetta “sicurezza”. Organizzazioni private che collaborano con gli organizzatori degli eventi, al fine di tutelare appunto la sicurezza degli spettatori, l’incolumità dell’artista, il rispetto delle regole ect…
Sicurezza o Abuso di Potere?
Ma si tratta davvero di Sicurezza, oppure questo è il classico esempio di Abuso di Potere? La mia esperienza mi spinge a dire che la risposta giusta è la seconda.
Da giornalista, pur indipendente, a volte posso godere di qualche “privilegio” anche se il mio lavoro non sempre ottiene il rispetto che merita, anzi, molto spesso essere etichettato come operatore stampa, mi pone fin da subito in una posizione che infastidisce la cosiddetta sicurezza, una persona che guarda, racconta, parla, non è mai del tutto ben vista in questi ambienti (chissà perchè?)
Forse perchè vedo cosa succede e mi rendo conto che ovunque, lo spettatore pagante viene trattato come una bestia al macello, privato dei diritti basilari, umiliato, maltrattato e a volte addirittura aggredito con cattiveria, rabbia e supponenza davvero senza giustificazione.
I Fatti…
Andiamo con ordine. Arrivati all’evento, gli spettatori paganti vengono privati dei beni essenziali quali cibo e acqua. Perquisiti come delinquenti in permesso premio, si ritrovano costretti a buttare il panino preparato loro dalla mamma o la bottiglietta d’acqua acquistata poco prima, uno spreco alimentare assurdo, soprattutto perchè tutti questi eventi in teoria sono per la sostenibilità, giustizia, diritti, lotta allo spreco ect…
Posso capire il cibo, si può sempre mangiare prima o dopo il Concerto ma l’acqua, bene essenziale, soprattutto se in bottiglie riutilizzabili quindi ecologiche e amiche dell’ambiente perchè dev’essere buttata?? Alla domanda la “sicurezza” risponde con un perentorio: “è così, punto“, la spiegazione verrà compresa poco dopo, quando all’interno dell’area concerti, la stessa bottiglietta d’acqua è in vendita a 3€ o magari, beffa finale, è in vendita un bicchiere a 2€ ricaricabile, con acqua del rubinetto.
Piccole follie, esempio pratico di come una nullità con un piccolo potere si senta padrone del mondo intero.
Di esempi ne avrei a decine, dagli spintoni ai ragazzini in fila, all’assurda gestione dei servizi igienici, dai cavilli sui pass per gli accompagnatori dei disabili che devono accedere passando da un’entrata diversa, rispetto al disabile stesso, salvo poi ricongiungersi nel medesimo punto di partenza, fino agli strattoni al fotografo che fa uno scatto, fuori dalla linea prestabilita.
Amara Riflessione…
Mi rendo conto che mantenere la Sicurezza in eventi del genere non dev’essere cosa semplice ma tuttavia, considerando che il cliente pagante, ovvero lo spettatore, è colui che mantiene tutti quanti, forse, meriterebbe un minimo di rispetto.
Rispetto che casualmente arriva, quando nelle medesime condizioni di cui sopra troviamo l’assessore di turno, il politico, l’amico della direzione, l’invitato del partner commerciale. Tutti ospiti non paganti che vengono trattati con attenzione e delicatezza, al contrario di chi finanza che invece è trattato come bestiame.